Dopo il tonfo clamoroso di ieri, altra giornata di passione in Borsa, con Milano a perdere il 2,46% e Fiat e bancari in crisi nera. Chiusure in negativo anche per gli altri listini europei. Il momento è drammatico. Sul Titano, le autorità, stanno seguendo con particolare attenzione l’evoluzione dei mercati; con la consapevolezza – però – di avere in mano una buona carta: San Marino non ha emesso titoli del debito pubblico e pertanto non risente dei ribassi e della crescente volatilità che stanno interessando i titoli di vari emittenti. Attacchi speculativi – del tipo di quelli subiti da Grecia e Italia -, insomma, non sarebbero possibili. Questo ovviamente non è sufficiente per ritenersi al sicuro, anche tenuto conto del difficile momento che sta attraversando la Repubblica; recessione acuita – nei mesi scorsi – dai pesanti effetti dello scudo fiscale, su un settore strategico come quello bancario. Prosegue allora il monitoraggio sugli investimenti in strumenti finanziari emessi dagli Stati più colpiti dalla crisi, per stimare eventuali effetti conseguenti alla riduzione dei prezzi che si registrano sui mercati internazionali. Valutate anche le potenziali ricadute, sul sistema San Marino, di quei provvedimenti fiscali adottati da altri Paesi per esigenze di bilancio.
Gianmarco Morosini
Gianmarco Morosini
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