Il commercio è il secondo settore per importanza strategica sul quale San Marino può e deve puntare nel breve periodo come peraltro dimostrato dal rapporto dell’Ufficio Programmazione Economica e Statistica relativo al 2009 che evidenziava il comparto commerciale come l’unico settore economico sammarinese con un saldo positivo rispetto all’anno precedente nella determinazione del PIL (+30 mln). La forza del commercio sammarinese sta ovviamente nella migliore fiscalità gravante sugli operatori sia a livello di imposte dirette che indirette, fiscalità che può consentire(ma non sempre avviene) una maggior competitività dei prezzi al consumatore finale ma oltre ad essa non bisogna dimenticare strumenti di fidelizzazione clientelare come la San Marino Card. L’apertura dei grossi centri commerciali del circondario comunque ha eroso appetibilità agli operatori sammarinesi che hanno riportato maggiori difficoltà nel vendere i propri prodotti, pertanto riteniamo che il sistema commerciale nazionale debba essere aggiornato e potenziato e che San Marino abbia tutte le carte in regola per divenire una piccola Repubblica dello Shopping capace di attirare consumatori e turisti. Si deve migliorare l’accessibilità stradale, ulteriormente la fiscalità indiretta su alcuni settori, la pubblicità della convenienza di fare shopping in Repubblica. Accrescere l’offerta merceologica puntando ai network del Franchising ancora troppo poco presenti sul Titano sfruttando la maggior apertura che offre la nuova legge sul commercio ma anche concedendo sgravi fiscali iniziali per i marchi esteri disposti ad aprire esercizi distributivi a San Marino. Inserire attività complementari come un Cinema Multisala. Il cinema d’altronde resta uno dei principali hobby della popolazione italiana con 650 milioni di euro di incassi e 110 di spettatori durante il 2009, con il Multiplex di Rimini che nello stesso anno ha staccato oltre 770.000 biglietti nelle sue 12 sale influenzando sicuramente l’affluenza consumistica nel Centro Commerciale connesso.
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