E’ l’applicazione del cosiddetto accordo Ecofin, sottoscritto dalla Repubblica lo scorso dicembre, e riguarda tutte le persone fisiche non residenti a San Marino. Accordi analoghi sono stati siglati dalla Comunità Europea con Svizzera, Monaco, Liechtenstein e Andorra. I Paesi europei invece, sempre da oggi, attueranno la direttiva del Consiglio Ecofin che prevede l’automatico scambio di informazioni tra le amministrazioni fiscali degli Stati membri. Pur di conservare il proprio segreto bancario, San Marino ha dovuto applicare una nuova ritenuta alla fonte sugli interessi corrisposti a favore di residenti nella Comunità Europea. Verranno quindi tassati maggiormente i normali conti correnti, i libretti di risparmio, i certificati di deposito, le obbligazioni. Da oggi e fino al 30 giugno 2008 l’aliquota sarà del 15%, mentre fino a ieri era dell’11%. Dal 1° luglio 2008 al 30 giugno 2011 sarà del 20%, mentre dal 1° luglio 2011 diverrà del 35%. Del 15% di aliquota San Marino non tratterrà tutto, il 75% verrà versato al Paese di residenza e in ogni caso dalla ritenuta vengono detratte eventuali altre tasse che il risparmiatore ha già pagato, a San Marino o nel suo Paese. C’è un modo, per il risparmiatore, di evitare la tassa, ed è quello di autorizzare la banca sammarinese a comunicare i suoi dati all’Ufficio Tributario, il quale poi li comunicherà all’autorità del suo Paese di residenza, nel caso dell’Italia al Ministero delle Finanze. Il risparmiatore non pagherà più l’aliquota del 15% ma la tassazione del suo Paese di residenza, che nel caso dell’Italia è del 27%.
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