Ogni imprenditore, dopo tre anni dall’inizio della propria attività, non può dichiarare un reddito annuo inferiore a quello di 15 mensilità di un lavoratore dipendente del settore in cui opera, a meno che non certifichi eventuali redditi inferiori, con una apposita documentazione che sarà il governo ad individuare. E’ questa la richiesta contenuta nell’Istanza d’Arengo presentata dal Presidente dell’Associazione culturale “Don Chisciotte”. Roberto Ciavatta ricorda che la Dichiarazione dei diritti dei cittadini e dei principi fondamentali dell’ordinamento sammarinese afferma il principio secondo cui “tutti i cittadini hanno l’obbligo di concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”. Questo principio, sottolinea Ciavatta, va tutelato da eventuali tentativi di eludere l’obbligo di contribuire in base alla propria capacità economica. Serve un sistema che permetta di accertare con precisione i redditi reali dei singoli cittadini e delle imprese che operano in Repubblica. "Ma, in attesa che cambino le regole – conclude Ciavatta – meglio favorire il principio della giusta ed equa contribuzione, che potrebbe concorrere a fare emergere eventuali redditi non dichiarati e, di conseguenza, a diminuire il peso fiscale per il singolo cittadino".
Sonia Tura
Sonia Tura
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