La debolezza della moneta unica preoccupa e non poco i sedici ministri dell’Unione Monetaria riuniti a Bruxelles per discutere sulla necessità di una stretta sui conti pubblici. Al termine l’Eurogruppo ha sottolineato come “l’euro è una moneta credibile e stabile e lo resterà nei prossimi anni”, ma il presidente Jean Claude Juncker si dice preoccupato per la rapidità con cui il tasso di cambio si sta deteriorando. I sedici però non hanno trovato nessun accordo sul finanziamento del maxi piano, da 750 miliardi di euro, deciso la scorsa settimana dai leader dell’eurozona per evitare che la crisi greca contagi altri paesi.
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