I prezzi all'ingrosso dell'energia elettrica in Italia sono "considerevolmente più alti" rispetto a quelli degli altri paesi Ue, per questo occorre sviluppare di più le reti di "interconnessione con i mercati vicini". E' quanto emerge dal rapporto Ue sul mercato dell'energia in Europa, in cui si evidenzia una "concorrenza limitata" anche per quanto riguarda il settore del gas. Deve anche essere aumentata la capacità di importazione per migliorare la sicurezza delle forniture a lungo termine. Se da un lato l'integrazione del mercato italiano dell'elettricità con quelli vicini "sta facendo progressi", dall'altro gli interconnettori "non sono sempre usati nel modo più efficiente". Per questo, spiega il rapporto Ue, "una migliore gestione, e possibilmente un'espansione, delle interconnessioni con con altri paesi potrebbe anche aiutare un allineamento dei prezzi all'ingrosso". A giocare sui prezzi elevati per l'elettricità anche quelli del gas, che sono ugualmente "al di sopra della media europea". Secondo la Commissione, poi, "bisogna razionalizzare le procedure" per la costruzione delle infrastrutture. In particolare, spiegano a Bruxelles, aiuterebbe l'effettiva realizzazione dei rigassificatori previsti ma non ancora costruiti. Inoltre, sottolinea il rapporto, "un'ulteriore diversificazione delle forniture potrebbe essere ottenuta tramite nuovi progetti di gasdotti come Galsi e Tap". Se l'Italia, a differenza di una dozzina di paesi Ue, ha trasposto in tempo il terzo pacchetto Ue sull'energia che rafforza il mercato interno, deve però, spiegano a Bruxelles, "assicurare che le nuove misure non restino solo sulla carta ma che siano effettivamente applicate". (ANSA).
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