Festa dei Lavoratori: in evidenza le emergenze
A scorrere i dati dell'Ufficio Statistica, si evidenzia un tasso di occupazione totale dell'89,46%, ben lontano da quelli del 97 per cento e oltre degli anni passati; ma lo stesso indicatore scende considerevolmente se si tiene in considerazione l'occupazione interna. Qui il tasso si ferma al 66,65%. Certo, migliore di quello italiano, che si attesta al 56,3%,o quelli di Croazia e Grecia, rispettivamente al 55,8 e al 50,8%; ma lontano da quelli di altri paesi europei, come Germania, Regno Unito, Danimarca o Estonia, che nella graduatoria europea si piazzano ai primi 5 posti. Lì il tasso varia dal 76 al 78 per cento. Il più alto in Germania, il più basso in Estonia. Secondo le previsioni, la media europea dovrà arrivare nel 2020 al 75%. Nelle sue considerazioni pre-Primo Maggio, il leader della Confederazione Democratica, Tura, invoca un piano per lo sviluppo, come unico strumento per imboccare con decisione la strada della ripresa, e invita caldamente il sistema politico ad uscire dalla frammentazione e della litigiosità. “Il clima che ne deriva – aggiunge è quello del tutti contro tutti dove l’unico sbocco è mettere le persone, i lavoratori, le categorie le une contro le altre”. Poi, sempre Tura, mette l'accento su un'altra criticità: quella delle pensioni. Al Governo rinnova l'invito ad indicare soluzioni perseguibili per l'equilibrio dei fondi pensionistici e allo stesso tempo sollecita la giusta operatività alla previdenza complementare: “E' indispensabile – scrive - non far morire il secondo pilastro, se vogliamo davvero tutelare il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti”. Per Sinistra unita: In questo momento l'occupazione è una priorità per tutto il Paese e dobbiamo cogliere tutte le opportunità che aiutano a rilanciare il lavoro, l'economia e la fiducia nel nostro sistema, siano essi investimenti locali o stranieri.