In questo momento l'occupazione è una priorità per tutto il Paese e dobbiamo cogliere tutte le opportunità che aiutano a rilanciare il lavoro, l'economia e la fiducia nel nostro sistema, siano essi investimenti locali o stranieri
Il primo maggio si celebrano il lavoro, le conquiste sindacali e di tutti i lavoratori.
Occorre però fare una riflessione profonda sulla crisi che stiamo vivendo, sugli interventi da mettere in campo e sulla necessità di una nuova spinta propulsiva per ridare slancio al mondo del lavoro, alle persone e a tutta la comunità.
I dati offerti dall’ufficio statistica, seppur non sufficienti per fare un’analisi approfondita dei trend della disoccupazione, rilevano che rispetto allo stesso periodo (febbraio) del 2015, quest’anno abbiamo un aumento della disoccupazione nella fascia giovanile (fino ai 24 anni) e in quella dai 40 in avanti. Queste fasce sono molto diverse tra loro per conformazione ed esigenze e rispondono due domande distinte: i giovani hanno un problema ad entrare nel mondo del lavoro mentre l’altra fascia stenta sempre più a reinserirsi.
In questo momento l'occupazione è una priorità per tutto il Paese e dobbiamo cogliere tutte le opportunità che aiutano a rilanciare il lavoro, l'economia e la fiducia nel nostro sistema, siano essi investimenti locali o stranieri. Oggi non servono le battaglie ideologiche che, pur di essere sempre contro ad ogni costo e giocare al "tanto peggio, tanto meglio", rischiano di compromettere il futuro lavorativo di molte persone, puntando solo a fare crescere la rabbia anziché fare sistema per trovare soluzioni concrete, mettendo per un attimo da parte le bandiere partitiche.
Non esiste una soluzione esaustiva, capace di risolvere da sola l'emergenza di quasi 2000 disoccupati, ma esistono dei punti di partenza, dei tasselli che intanto forniscono delle prime risposte e che solo messi tutti insieme, in un'economia qualificata e sempre più diversificata, possono favorire un insieme fatto di numerosi investimenti, ciascuno dei quali possa dare un contributo più o meno grande e tutti insieme possano farci uscire dalla crisi.
La risposta che dobbiamo dare come politica è in quale direzione vogliamo portare il Paese, qual è lo sviluppo in cui crediamo, come riusciamo a diversificare l’offerta e come riuscire a creare le condizione per una maggiore iniziativa imprenditoriale, soprattutto tra i giovani.
La bacchetta magica non ce l’ha nessuno, però è doveroso aprire quanto prima un confronto sincero e concreto con tutte le parti, per riuscire, insieme, ad individuare le linee guida necessarie per programmare il futuro del Paese e del rilancio del lavoro: un’analisi profonda del turnover, gli ambiti in cui San Marino può svilupparsi, cercare di individuare le figure che ancora mancano e quindi dare indicazione ai nostri giovani.
La progettazione serve a questo: non trovarci impreparati di fronte alle crisi che possono investirci, creare quel substrato sociale vivace in grado di fare proposte e realizzare idee e progetti.
Quest’anno per la festa del Lavoro vogliamo dare questo messaggio: il percorso per uscire dalla crisi è possibile solo attraverso un confronto sincero tra le parti, nel rispetto delle posizioni.
Buon Primo Maggio! Buona festa del Lavoro!
Sinistra Unita
Il primo maggio si celebrano il lavoro, le conquiste sindacali e di tutti i lavoratori.
Occorre però fare una riflessione profonda sulla crisi che stiamo vivendo, sugli interventi da mettere in campo e sulla necessità di una nuova spinta propulsiva per ridare slancio al mondo del lavoro, alle persone e a tutta la comunità.
I dati offerti dall’ufficio statistica, seppur non sufficienti per fare un’analisi approfondita dei trend della disoccupazione, rilevano che rispetto allo stesso periodo (febbraio) del 2015, quest’anno abbiamo un aumento della disoccupazione nella fascia giovanile (fino ai 24 anni) e in quella dai 40 in avanti. Queste fasce sono molto diverse tra loro per conformazione ed esigenze e rispondono due domande distinte: i giovani hanno un problema ad entrare nel mondo del lavoro mentre l’altra fascia stenta sempre più a reinserirsi.
In questo momento l'occupazione è una priorità per tutto il Paese e dobbiamo cogliere tutte le opportunità che aiutano a rilanciare il lavoro, l'economia e la fiducia nel nostro sistema, siano essi investimenti locali o stranieri. Oggi non servono le battaglie ideologiche che, pur di essere sempre contro ad ogni costo e giocare al "tanto peggio, tanto meglio", rischiano di compromettere il futuro lavorativo di molte persone, puntando solo a fare crescere la rabbia anziché fare sistema per trovare soluzioni concrete, mettendo per un attimo da parte le bandiere partitiche.
Non esiste una soluzione esaustiva, capace di risolvere da sola l'emergenza di quasi 2000 disoccupati, ma esistono dei punti di partenza, dei tasselli che intanto forniscono delle prime risposte e che solo messi tutti insieme, in un'economia qualificata e sempre più diversificata, possono favorire un insieme fatto di numerosi investimenti, ciascuno dei quali possa dare un contributo più o meno grande e tutti insieme possano farci uscire dalla crisi.
La risposta che dobbiamo dare come politica è in quale direzione vogliamo portare il Paese, qual è lo sviluppo in cui crediamo, come riusciamo a diversificare l’offerta e come riuscire a creare le condizione per una maggiore iniziativa imprenditoriale, soprattutto tra i giovani.
La bacchetta magica non ce l’ha nessuno, però è doveroso aprire quanto prima un confronto sincero e concreto con tutte le parti, per riuscire, insieme, ad individuare le linee guida necessarie per programmare il futuro del Paese e del rilancio del lavoro: un’analisi profonda del turnover, gli ambiti in cui San Marino può svilupparsi, cercare di individuare le figure che ancora mancano e quindi dare indicazione ai nostri giovani.
La progettazione serve a questo: non trovarci impreparati di fronte alle crisi che possono investirci, creare quel substrato sociale vivace in grado di fare proposte e realizzare idee e progetti.
Quest’anno per la festa del Lavoro vogliamo dare questo messaggio: il percorso per uscire dalla crisi è possibile solo attraverso un confronto sincero tra le parti, nel rispetto delle posizioni.
Buon Primo Maggio! Buona festa del Lavoro!
Sinistra Unita
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