Per le federazioni pubblico impiego Csu l'incontro di ieri col governo sui contenuti della finanziaria è stato sconfortante, e i tagli lineari sono inaccettabili. “L'Esecutivo cambia continuamente le carte in tavola – scrivono – l'iniziale decurtazione delle indennità è diventata un taglio lineare dell'1,5% sulle retribuzioni di tutti i dipendenti pubblici; il pensionamento obbligatorio da 58 anni è passato ai 59; i ticket sanitari spariscono ma vengono tagliati alcuni servizi dell'Iss. “Il metodo del governo – concludono – fa sorgere il sospetto che si voglia trascinare il confronto in maniera inconsistente fino alla votazione in Consiglio, rendendo così inutile qualsiasi iniziativa del sindacato”.
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