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Firmato il contratto Industria: aumenti e arretrati dalla prima busta paga utile

Anis: “Un grande momento di coesione”. Cdls, Csdl, Usl: “Contratto straordinario, nell'emergenza”

di Annamaria Sirotti
21 apr 2022

Firmato questa mattina l'accordo tra Anis e le tre sigle sindacali: durata biennale, prevede aumento del 5,4%. (3% per l’anno 2022 e 2,4% per il 2023), interesserà 6500 lavoratori del settori. Un accordo definito “di emergenza” da Csdl, Cdls e USL, incentrato prevalentemente sull'aumento delle retribuzioni in un momento di innalzamento del costo della vita, tra aumenti di prezzi e bollette, dunque per garantire il potere d'acquisto dei salari. Sarà infatti la base di riferimento per la definizione entro la fine dell’anno – questo l'impegno - del testo unico del contratto collettivo dell'industria. Ma evidenziato da Anis come il “miglior compromesso, raggiunto nella massima collaborazione, in un momento difficile anche per le imprese”.

Nel video le interviste al Presidente ANIS, Neni Rossini e ai Segretari delle Federazioni Industria Paride Neri (Cdls), Agostino D'Antonio (Csdl), Enrico Biordi (Usl)






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