Le posizioni tra sindacati e maggioranza restano distanti sulla riforma tributaria, e lo si è visto sul palco del Concordia con qualche momento di tensione tra i due segretari generali e il capogruppo della Dc Mazza, con lui tutti i partiti. Il nodo resta quello degli accertamenti dei redditi, tema cruciale per il sindacato, con la maggioranza, che pur ammettendo la necessità di fare cassa rapidamente, ha annunciato la volontà di portare alcune modifiche rispetto all'ultimo testo, in particolare sull’ampliamento dell’uso della SMaC Card per la tracciabilità delle transazioni e sull’accesso alle banche dati relative ai contribuenti. Si tratta di passi annunciati verbalmente, che attendono la prova dei fatti, e solo parziali rispetto alle richieste di un redditometro e una polizia tributaria. Giuliano Tamagnini e Marco Tura chiedono una trattativa vera, per giungere a una sintesi su no tax area, rimodulazione della tassazione per i lavoratori dipendenti e i pensionati, dove le ultime proposte non convincono, e lotta all'evasione. Csu che respinge anche l'ipotesi di una parificazione di trattamento tra il reddito da lavoro autonomo a quello dipendente. In questo faccia a faccia la voce dell'opposizione, che ha, in primo luogo, stigmatizzato il metodo del Governo, che l' ha esclusa dal confronto senza nemmeno fornire le bozze di modifica elaborate, “ci sarà consegnata all'ultimo momento, senza possibilità di studio”, dice. Sostanzialmente vicina alle posizioni della CSU.
Giovanna Bartolucci
Giovanna Bartolucci
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