Occhi puntati su debito e disoccupazione. Il ministro delle Finanze tedesco, Schaeuble, ha ribadito che non c'é alcuna alternativa alla riduzione del debito degli Stati della zona euro. Secondo il ministro tedesco, inoltre, il downgrading della Spagna deciso da Standard & Poor's è "frutto di errori su aspettative sbagliate". E a proposito di Madrid, il ministro dell'Economia, De Guindos, ha dichiarato di non aver ricevuto "la minima pressione" sulla possibilità che la Spagna possa chiedere aiuto alla Banca centrale europea. A Tokyo anche il direttore generale dell'OIL: “Dall'inizio della crisi – ha rivelato Guy Rider - i disoccupati nel mondo sono saliti di 30 milioni”. Secondo l’OIL le misure di austerità adottate nel mondo, hanno avuto effetti più forti di quelli previsti e ora 900 milioni di occupati hanno comunque un livello di reddito che resta al di sotto della soglia di povertà.
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