Con alla guida la nuova capodelegazione Anna Shabunina gli esperti del Fondo Monetario, dopo due settimane di incontri con il mondo dell'economia e della politica sammarinese, sono stati ricevuti in udienza - la prima del loro semestre – dai Capitani Reggenti Francesca Civerchia e Dalibor Riccardi.
Anticipando in sintesi i contenuti del report preliminare che verrà presentato domani e pubblicato nella sua versione definitiva a dicembre, la capodelegazione Shabunina ha parlato di un'economia sammarinese che rimane resiliente, nonostante shock esterni negativi - come il rallentamento regionale e l'aumento dei tassi di interesse – grazie ad un modello di crescita diversificato, con il manifatturiero e i servizi di esportazione non finanziari, come motori principali. La politica di bilancio prudente e l'accesso ai mercati internazionali dei capitali hanno aiutato – ha dichiarato la capodelegazione – a superare la pandemia e la crisi energetica.
A far da contraltare al rallentamento del 2023 del manifatturiero, su cui ha pesato il calo della domanda esterna, la buona performance del settore servizi, grazie al boom del turismo e alla domanda interna. Per il 2024 atteso un aumento della crescita, con un consolidamento nel 2025. I principali rischi al ribasso sono rappresentati dall'indebolimento della domanda esterna e dalle vulnerabilità residue del sistema finanziario, mentre la solidità del manifatturiero, i bilanci sani del settore privato e la rapida attuazione dell'Accordo con l'Ue vengono considerati rischi al rialzo.
Evidenziato il miglioramento del saldo di bilancio primario strutturale nel 2021-24, con riduzione del rapporto debito/pil di 13 punti che tuttavia, per evitare ulteriori finanziamenti, dovrebbe scendere al di sotto del 60%. Obiettivo, secondo Shabunina, raggiungibile con l'efficientamento della spesa pubblica, l'attuazione di riforme fiscali – inclusa l'introduzione dell'Iva – e un'altra riforma delle pensioni nel breve termine.
Raccomandato inoltre un aumento della flessibilità del mercato del lavoro per migliorare la distribuzione della manodopera. In ambito bancario-finanziario rilevato un significativo avanzamento nella risoluzione dei problemi ereditati dal passato, ma il calo dei margini di interesse, gli elevati costi del personale e il permanere di Npl, rappresentano un rischio per il futuro.
L'Accordo Ue, ha affermato la capodelegazione, potrebbe aumentare la crescita potenziale, accelerando le riforme strutturali. Il Segretario di Stato alle Finanze Marco Gatti ha ringraziato il team di esperti Fmi per il supporto strategico fornito al Governo negli anni. Il report finale di questa missione non sarà più discusso all'interno del board del Fondo Monetario che farà una semplice presa d'atto, a riprova del fatto – ha dichiarato Gatti – che il nostro Paese ha imboccato il giusto percorso di risanamento, rendendo non più necessaria un'attività di stretto monitoraggio da parte del Fondo. Ciò detto – ha precisato – non possiamo adagiarci sui risultati raggiunti.
La Reggenza ha ringraziato la delegazione Fmi per l'impegno profuso nella missione annuale: “La nostra amministrazione – ha affermato – saprà far tesoro, come sempre, delle vostre autorevoli proposte e valutazioni critiche per una più efficace gestione delle risorse del paese”. Ricordato il riposizionamento internazionale di San Marino per rendere il sistema sempre più trasparente e credibile. Un percorso che si consoliderà ulteriormente con il completamento dell'iter per l'Accordo di Associazione con l'Ue “importante opportunità di sviluppo e di prospettive – ha rimarcato la Reggenza - pur salvaguardando le prerogative e le specificità del nostro Stato e della sua identità”.