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Fondo Monetario Internazionale: "E’ allarme recessione"

15 ott 2008
Carlo Giorgi
Carlo Giorgi
L’economia mondiale “sta entrando in una crescente depressione economica a causa del più pericoloso shock finanziario che le economie avanzate abbiamo mai avuto dagli anni Trenta in poi”.
Lo dice il Fondo Monetario Internazionale sottolineando il rallentamento costante della crescita economica. A restituire fiducia ai mercati non è neppure bastato l’intervento delle banche centrali di mezzo mondo nel taglio coordinato, e primo della storia, dei tassi di interesse. Una situazione che potrebbe coinvolgere anche il Titano.
“E’ necessario stare attenti -avverte il direttore della Camera di Commercio Massimo Ghiotti - ed essere pronti a una risposta nel caso in cui ci sia un ripercussione diretta sulla nostra economia”. “Quel che sta capitando nel mondo - dice il segretario dell’Anis - tocca il cuore del sistema. Non è una semplice crisi finanziaria - sottolinea Carlo Giorgi - si è ridotta la ricchezza mentre eravamo già a crescita zero ed è verosimile, conferma, che si arrivi ad una recessione. Questo - prosegue Giorgi - ci deve far stare con i piedi per terra e programmare i prossimi 3 anni in maniera giudiziosa ad iniziare, aggiunge, dai contratti di lavoro. Adesso - ricorda il segretario dell’Anis - non c’è governo e non c’è un presidente a Banca Centrale, ma il prossimo Esecutivo dovrà programmare la finanza pubblica tenendo conto dell’andamento dei mercati”.
Poi il segretario di Assoindustria lancia un appello in vista dell’incontro italo-sammarinese che si terrà il 30 ottobre a Roma anche sui temi della finanza. “Noi - dice Giorgi - ci aspettiamo un segnale assolutamente positivo e a questo devono concorrere tutte le forze politiche. Il Paese, conclude, si deve unire attorno al bisogno di ottenere un risultato perché ne abbiamo diritto, lo consideriamo il risarcimento di un danno”.

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