Le turbolenze finanziarie non frenano la ripresa economica, ma rappresentano una minaccia costante. L’economia mondiale accelera: il pil si espanderà quest’anno del 4,6%. Il Fondo Monetario migliora così le proprie previsioni sulla crescita globale e anche sul pil italiano che passa dallo 0,8 allo 0,9%. Ma – avverte – il rischio paese che si è materializzato in alcune aree dell’Europa e che ha eroso la solidità delle banche, minaccia i progressi conseguiti nella stabilità finanziaria. E’ urgente calmare i mercati, riportare la fiducia con piani di risanamento di bilancio di medio termine che siano favorevoli alla crescita. “Un compito gigantesco per i Governi”, ha commentato il Fondo Monetario. Sì quindi ad una stretta, ma per le economi più avanzate meglio non prima del 2011 per non mettere a rischio lo sviluppo. Parola d’ordine: attuare rapidamente le importanti decisioni assunte dalle autorità di Eurolandia. Tra le misure più urgenti: rendere il fondo europeo da 440 miliardi completamente attivo; portare avanti una maggiore trasparenza per le banche; attuare soluzioni credibili per gestire le banche deboli. Una parte importante la rivestono gli stress test. In corso sugli istituti di credito Europei, puntano ad accertarne la capacità di assorbire nuovi shock economici e finanziari. Per le banche che li falliscono si prospettano interventi immediati, come l’aumento di capitale per evitare il contagio del settore.
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