Il punto di partenza è il rapporto stilato dal Fondo Monetario dopo la visita a San Marino compiuta un anno fa. Il documento, molto corposo e dettagliato, indicava i suggerimenti da attuare per riposizionare l'economia e la finanza pubblica e privata sammarinese sui giusti binari. Misure solo in parte attuate – manca la riforma tributaria che San Marino aveva preannunciato un anno fa – anche perchè ci sono state le elezioni anticipate. La delegazione dell'Fmi, che resterà in Repubblica fino al 5 marzo, ha cominciato il suo lungo “tour de force” di incontri con i vertici di Banca Centrale. “Il clima del dialogo è stato molto cordiale – osserva il presidente di Bcsm Renato Clarizia - Conoscono perfettamente la situazione del settore creditizio sammarinese e hanno offerto disponibilità per supportarci nell'opera di internazionalizzazione del sistema”. Se il primo incontro è stato prevalentemente di natura tecnico-finanziaria, il secondo è invece entrato nel cuore del sistema politico istituzionale. Lo staff dell'Fmi ha infatti tenuto una lunga riunione – un 'ora in più del preventivato - a Palazzo Begni con i Segretari di Stato agli Esteri Pasquale Valentini e alle Finanze Claudio Felici. Lo stato della finanza pubblica, il punto sulla ricapitalizzazione della Cassa di Risparmio, i rapporti con l'Italia e la questione black list, i dossier su cui si è incentrato il dialogo.
Nel video l'intervista al Segretario alle Finanze, Claudio Felici.
Luca Salvatori
Nel video l'intervista al Segretario alle Finanze, Claudio Felici.
Luca Salvatori
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