Il Comandante Generale della Guardia di Finanza Cosimo D’arrigo durante l’audizione davanti alla Commissione Parlamentare di Vigilanza sull’anagrafe tributaria ha puntato il dito contro la Repubblica San Marino.
Quasi un’indagine su cinque condotta dalla Guardia di Finanza nel settore delle frodi carosello tocca la Repubblica di San Marino. Il n° 1 delle fiamme gialle, il generale D’Arrigo, ha rilevato che su un totale di 2727 casi, nel 2009, 531 filoni investigativi riguardano gli “scambi commerciali tra Italia e San Marino e altrettante società cartiere, imprese-filtro e società interponenti che hanno messo in circolo fatture false per 708 milioni al fine di evadere 216 milioni di Iva”. Il Generale ha riferito che il fenomeno è tutt’altro che in ribasso, precisando che quest’anno sono state sviluppate nuove e più estese analisi di rischio riguardanti l’import-export tra i due paesi. In particolare sono sotto osservazione abbigliamento e calzature, computer e telefoni cellulari, articoli di cartoleria per scuola e ufficio, prodotti per la pulizia, motoveicoli ed accessori. D’Arrigo ha spiegato che nel 2009 la Guardia di Finanza “ha innalzato il tasso di qualità delle verifiche tese a colpire i fenomeni di evasione più rilevanti, ossia l’economia sommersa, le frodi e l’evasione internazionale”.
Luca Salvatori
Quasi un’indagine su cinque condotta dalla Guardia di Finanza nel settore delle frodi carosello tocca la Repubblica di San Marino. Il n° 1 delle fiamme gialle, il generale D’Arrigo, ha rilevato che su un totale di 2727 casi, nel 2009, 531 filoni investigativi riguardano gli “scambi commerciali tra Italia e San Marino e altrettante società cartiere, imprese-filtro e società interponenti che hanno messo in circolo fatture false per 708 milioni al fine di evadere 216 milioni di Iva”. Il Generale ha riferito che il fenomeno è tutt’altro che in ribasso, precisando che quest’anno sono state sviluppate nuove e più estese analisi di rischio riguardanti l’import-export tra i due paesi. In particolare sono sotto osservazione abbigliamento e calzature, computer e telefoni cellulari, articoli di cartoleria per scuola e ufficio, prodotti per la pulizia, motoveicoli ed accessori. D’Arrigo ha spiegato che nel 2009 la Guardia di Finanza “ha innalzato il tasso di qualità delle verifiche tese a colpire i fenomeni di evasione più rilevanti, ossia l’economia sommersa, le frodi e l’evasione internazionale”.
Luca Salvatori
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