Nel documento finale, messo a punto in una riunione notturna, si sottolinea come non vi sia nessuna guerra delle valute, nessuna censura al Giappone per il deprezzamento dello yen, nessun accordo ma rinvio sui nuovi obiettivi di riduzione dei debiti a medio termine, nessuna misura concreta per lo sviluppo. Alla sessione ha parlato anche il ministro delle finanze italiano Grilli, che ha commentato i dati Eurostat sull'economia europea, puntualizzando come i dati italiani non siano una sorpresa per il 2012. “Che fossimo in una situazione di recessione – ha aggiunto – era abbastanza noto. L'uscita da questa crisi è difficile, per questo è importante l'impegno sia sulla stabilizzazione dei mercati sia sulle riforme”.
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