L'export accusa una brusca frenata (-10,3%), soprattutto con Cina ed Europa, e il Giappone segna a settembre un deficit commerciale di 558,6 miliardi di yen (5,6 miliardi di euro circa). Il disavanzo di aprile-settembre, primo semestre dell'anno fiscale in corso, si porta a quota 3.219 miliardi di yen (oltre 32 miliardi di euro) e, grazie al balzo del 90,1% su base annua, sale ai livelli più alti mai avuti dal 1979, anno di avvio della raccolta dei dati statistici. Secondo i dati diffusi dal ministero delle Finanze, lo scorso mese le esportazioni sono calate del 10,3% a livello complessivo (con un -14,3% con la Cina, in scia alla durissima crisi diplomatica sulla sovranità delle isole Senkaku/Diaoyu), mentre le importazioni sono salite del 4,1%.
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