Dopo mesi di negoziati la Grecia ha raggiunto un accordo sul debito con i suoi creditori. L'intesa, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg, prevede tra l'altro un nuovo taglio delle pensioni e l'abbassamento della soglia di esenzione dai redditi tra i 5.700 e i 6.000 euro dagli attuali 8.636.
"C'è stata la fumata bianca", ha dichiarato il ministro delle Finanze greco Euclid Tsakalotos, commentando il via libera alla nuova tranche di aiuti di cui la Grecia ha bisogno per rimborsare circa 7 miliardi di debiti in scadenza a luglio. L'accordo, che consente anche l'apertura di più negozi la domenica e passa per una riduzione delle pensioni per circa l'1% del Pil entro il 2019, è particolarmente importante perché pone le basi perché i creditori (Fmi ed Eurozona) possano avviare la discussione per la riduzione dell'ingente debito di Atene. Il Governo greco si è impegnato ad una serie di riforme del mondo del lavoro e ad un pacchetto di privatizzazioni per rendere l'economia più competitiva. In cambio, se gli obiettivi di contenimento dei costi dovessero venire superati, Atene potrebbe avviare misure per ridurre il peso dell'austerity, fra cui sussidi ai redditi più bassi da 1.000 euro l'anno, un fondo da 250 milioni di euro per l'educazione e maggiori esenzioni fiscali per la sanità. La contrattazione collettiva per i dipendenti pubblici ripartirà solo nel settembre del 2018.
"C'è stata la fumata bianca", ha dichiarato il ministro delle Finanze greco Euclid Tsakalotos, commentando il via libera alla nuova tranche di aiuti di cui la Grecia ha bisogno per rimborsare circa 7 miliardi di debiti in scadenza a luglio. L'accordo, che consente anche l'apertura di più negozi la domenica e passa per una riduzione delle pensioni per circa l'1% del Pil entro il 2019, è particolarmente importante perché pone le basi perché i creditori (Fmi ed Eurozona) possano avviare la discussione per la riduzione dell'ingente debito di Atene. Il Governo greco si è impegnato ad una serie di riforme del mondo del lavoro e ad un pacchetto di privatizzazioni per rendere l'economia più competitiva. In cambio, se gli obiettivi di contenimento dei costi dovessero venire superati, Atene potrebbe avviare misure per ridurre il peso dell'austerity, fra cui sussidi ai redditi più bassi da 1.000 euro l'anno, un fondo da 250 milioni di euro per l'educazione e maggiori esenzioni fiscali per la sanità. La contrattazione collettiva per i dipendenti pubblici ripartirà solo nel settembre del 2018.
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