Per il Gruppo Rimini Fiera il 2010 si chiude con un preconsuntivo di 77 milioni di euro di ricavi e con un margine operativo lordo, ovvero il reddito, di 12,7 milioni di euro. Una flessione sui numeri rispetto al 2009, che sconta ammortamenti per 8,8 milioni di euro. “Per l'economia fieristica - ha aperto il presidente Cagnoni - permane in Europa un quadro di sofferenza rischiarato però da una costante e produttiva reazione e da non trascurabili segnali di ripresa”. Le nebbie non sono fitte sul quartiere fieristico che ha messo in fila una serie di manifestazioni riuscite. A trainare la ripresa la prima edizione di Technodomus: il salone delle tecnologie per la lavorazione del legno e componenti per l’edilizia, una delle cosiddette “eccellenze” del made in Italy. Un’altra locomotiva è stata anche la fiera dell’imballaggio Packology. Molto bene nel 2010, il comparto del turismo professionale e il settore ambientale con Ecomondo, Key Energy e Cooperambiente. Nel 2011 nuovi eventi, quattro nuove manifestazioni e un grande progetto sullo sport. All'interno di Sapore: cooking pasta esposizione e degustazione della pasta italiana e Le città dell'olio. Quattro le nuove manifestazioni: Agrifil salone biennale della filiera agroalimentare; Ebook Lab Italia, dal 3 al 5 marzo, che accredita Rimini Fiera come il primo player fieristico attivo in un mercato in straordinaria espansione; ancora, Thermalia, salone del turismo termale.
Riproduzione riservata ©