“Il conto non torna”. I dati sull'occupazione uno degli argomento forti dell'ultimo appuntamento di CsdL Informa
I numeri sull'occupazione contenuti nella relazione che la Segreteria ha presentato in Consiglio Grande e Generale, propedeutica alla riforma del mercato del Lavoro, “non giustificano l'allargamento del lavoro occasionale a tutte le categorie ed a tutti i settori” e aprono una riflessione sul grado di fiducia nella struttura che dovrebbe avviare al lavoro. Dal confronto on line tra i dirigenti delle quattro Federazioni di categoria insieme al Segretario CSdL Giuliano Tamagnini emerge che i disoccupati in senso stretto sono 860 nella relazione e 803 nel bollettino di statistica, un divario che secondo il sindacato ha un peso in una realtà come quella sammarinese.
Poi l'ulteriore suddivisione in 380 proattivi e 480 no, ma che rimangono nel computo perché almeno una volta al mese cercano il lavoro, è secondo la CSdl un tentativo di fare passare l'analisi, che i disoccupati veri sono realmente pochi. Un ragionamento da respingere nel rispetto di chi cerca con altri canali il lavoro, inviando il curriculum direttamente alle aziende per esempio, e che dovrebbe aprire una riflessione sulla fiducia risposta nella struttura che dovrebbe incrociare domande ed offerta, evidente secondo la CsdL anche nel saldo dei disoccupati al 31 maggio 2020, che evidenzia come molti che non erano iscritti cercavano comunque un impiego.
A margine una riflessione anche sulla riforma previdenziale: per ribadire l'esigenza della condivisione con le parti sociali, per fare presente che dal momento che il 45% delle pensioni sammarinesi si aggira attorno ai 1.500 euro non c'è grande margine per un ridimensionamento e che non verranno accettati prelievi di nessun tipo, né direttamente dalle pensioni né dal Fondo.