Sono i liberi professionisti a guidare la classifica delle categorie economiche del Titano, almeno per quantità. Lo rivelano i dati elaborati dall’Ufficio Programmazione economica, che evidenziano una crescita significativa nel numero delle imprese operanti in Repubblica. Non solo i liberi professionisti sono in numero maggiore rispetto agli artigiani, i commercianti e le imprese industriali, ma sono anche coloro che più di altri hanno registrato un incremento nell’ultimo anno, 23 in più rispetto ai dodici mesi precedenti. In totale i titolari di studi o attività professionali sono 657, contro le 649 imprese artigianali o le 625 aziende del settore commerciale. Le ditte industriali sono invece 165 (5 in più rispetto a settembre 2003), mentre quelle con forma cooperativa sono 75 (2 in più nello stesso periodo). Nessuna variazione per i consorzi che restano 7 così come lo scorso anno. Nella lista dei numeri e delle trasformazioni c’è un dato che deve far riflettere: artigiani e commercianti sono gli unici che registrano un segno meno. Le attività destinate alla vendita, in particolare, sono diminuite in dodici mesi in maniera marcata, scendendo di ben 25 unità. Contrazione anche nelle aziende artigianali: nell’ultimo anno 18 hanno chiuso i battenti. Il totale delle imprese sammarinesi si attesta a quota 5.035, il 4,20 in più rispetto a settembre 2003. L’espansione più forte è quella dei servizi, un settore che vede una crescita dell’8,47%, grazie alla nascita di ben 160 aziende. La forma giuridica più diffusa, rivela l’Ufficio di Statistica, è quella societaria, con 2.533 unità. Anche qui un dato significativo: nei dodici mesi presi in esame le nuove società affacciate nel tessuto economico sammarinese sono 218, segno che rispetto a qualche anno fa, quando si registrò una considerevole contrazione, la fiducia nel sistema del paese è ripresa, il suo appel, come lo definiscono gli esperti, è in crescita.
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