A luglio le aziende presenti a San Marino erano 5.472. Appena 12 mesi prima, 6.202. 730 imprese, insomma, avrebbero chiuso i battenti nell’arco di un anno. Ancora più inquietante il raffronto tra luglio e giugno 2011. In un solo mese il numero di aziende sarebbe diminuito di 324 unità. Certo, molte licenze potrebbero essere state sospese per il mancato pagamento della tassa di licenza; i numeri reali – forse – non sono così drammatici e occorrerà attendere i prossimi mesi per dati più sicuri. Ma nella fotografia scattata dall’Ufficio Statistica, davvero, non c’è spazio per il sorriso. Resta stabile l’agricoltura, per il resto ogni settore registra una contrazione del numero delle imprese, con punte negative importanti nei servizi, nel manifatturiero e nel commercio. Inevitabili le ripercussioni sull’occupazione. Nel corso dell’ultimo anno il settore privato e quello pubblico hanno registrato una diminuzione rispettivamente di 360 e 44 lavoratori dipendenti. Tanti sono frontalieri: sono stati i lavoratori italiani a subire per primi gli effetti della crisi. Nonostante tutto il tasso di disoccupazione in senso stretto – sul Titano – è al 3,34%: dato accettabile, tenuto conto di quanto accade nel resto del Mondo. Un anno fa era al 3,05%.
Gianmarco Morosini
Gianmarco Morosini
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