Che siano negativi i numeri sulle imprese forniti dall’ufficio programmazione economica e statistica non vi sono dubbi, ma a gettare acqua sul fuoco ci pensa l’Associazione industriali. “Il settore soffre – dice Carlo Giorgi – tuttavia recuperare terreno non è impossibile a patto che il Paese reagisca con le dovute riforme”. “Sono comunque dati che tengono conto anche della situazione di cambiamento e rinnovamento che l’intero sistema sta subendo” – aggiunge il segretario ANIS. Il calo più significativo si registra infatti nelle attività immobiliari, informatica e servizi alle imprese che in un anno perdono 240 aziende. “Ciò corrisponde al vero – commenta Giorgi – ma sono incluse nel dato anche quelle aziende senza dipendenti chiuse per effetto delle nuove disposizioni del Governo. Dunque, non tutto è male – conclude il segretario ANIS. Uno sguardo, infine, alla cassa integrazione guadagni: calano in un anno le aziende che ne hanno fatto ricorso: 310 contro 328, con un totale di 128.962 ore liquidate per un importo pari a 1.226.875 euro.
s.p.
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