La Federazione industria della Csu, avendo proclamato altre 16 ore di sciopero, ha deciso che non si tornerà sui posti di lavoro fino a che la trattativa per il rinnovo contrattuale non sarà risolta. E sono dunque riprese le astensioni, senza blocchi stradali, coi lavoratori che hanno incrociato le braccia davanti alle maggiori aziende. Da oggi però, riprendono anche i presidi sulle strade. Particolarmente calda la situazione alla Cotes di Rovereta: dopo gli avvisi di licenziamento, sono stati interrotti i rapporti di lavoro con due delegati sindacali. Per questo la Federazione industria ha deciso di avviare azioni legali a tutela dei diritti dei propri rappresentanti. Riunito ieri anche il consiglio direttivo della Csdl, per fare il punto su tutte le tematiche aperte. Non solo contratto dell’industria dunque, ma anche riforma del mercato del lavoro, riforma pensionistica, in attesa del nuovo incontro col Governo, anche se per la Csdl la proposta di legge rinvia ancora alcuni aspetti fondamentali della riforma, e contratto del pubblico impiego, con la Fupi-Csdl che si è rifiutata di firmare il pre accordo di intesa con l’Esecutivo, a differenza della Cdls. E sul contratto dei pubblici dipendenti interviene anche la Corrente sindacale alternativa, che manifesta la propria contrarietà sui contenuti dell’intesa: “Non accontentiamoci – scrivono – di poco più che briciole che ci saranno tolte nei prossimi mesi con le riforme che si prospettano”.
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