Insieme più competitivi sui mercati esteri. Internazionalizzazione la chiave e lo evince dai numeri. Imprese non ancora fuori dal tunnel dall'inizio della crisi del 2008 – perso oltre il 25% della produzione industriale, ma si resiste e lo legge nel bilancio aggregato di Confindustria presentato davanti al presidente della provincia Vitali, vertici di Banca Carim, Confcommercio, Unioncamere della stessa Confindustria. 32 imprese, 7000 dipendenti, ricavi operativi nel 2012 di oltre 2 miliardi di euro. Notevole la quota del fatturato estero: 60,3% del fatturato totale. Su questo l'indagine: su 180 imprese 144 hanno rapporti con l'estero. Più della metà svolgono parallelamente attività di import-export, per un terzo sono solo esportatrici. Paesi privilegiati quelli europei, seguono Asia e America.
Analizzati gli ostacoli all'internazionalizzazione: conoscitivi – individuare il partner – prima che finanziari e strutturali. Dalle aziende anche i servizi che ritengono prioritari: informazioni di mercato, legislazione doganale, ricerca di partner stranieri.
Nel protocollo azioni soprattutto per aiutare chi fa più fatica, le PMI: da incontri formativi sul commercio estero a Consulenza e Assistenza creditizia.
Nel video, l'intervista a Maurizio Temeroli, Segretario generale Camera di Commercio di Rimini
Analizzati gli ostacoli all'internazionalizzazione: conoscitivi – individuare il partner – prima che finanziari e strutturali. Dalle aziende anche i servizi che ritengono prioritari: informazioni di mercato, legislazione doganale, ricerca di partner stranieri.
Nel protocollo azioni soprattutto per aiutare chi fa più fatica, le PMI: da incontri formativi sul commercio estero a Consulenza e Assistenza creditizia.
Nel video, l'intervista a Maurizio Temeroli, Segretario generale Camera di Commercio di Rimini
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