No su tutta la linea alle proposte della CSU. È la risposta data dall’Esecutivo anche nell’incontro di ieri. L’Esecutivo ha in sostanza confermato che la grande assente nella manovra finanziaria 2011 è l’equità; questa è la finanziaria degli evasori/elusori fiscali e delle lobby immobiliari! No al ritiro dell’addizionale IGR per i lavoratori dipendenti; anzi il Governo dice che non sarà né del 5, né del 10%, ma del 15% per tutti, con la sola eccezione dei redditi sotto la soglia di povertà; no alla patrimoniale per gli immobili sfitti e inutilizzati, e per le case di lusso; no alla richiesta di portare i redditi dei lavoratori autonomi ad almeno 25mila euro; no alla revisione delle norme sui beni strumentali, che danno origine a tanti abusi; no al rituro del pacchetto di provvedimenti sulla PA, che realizzano unilateralmente un pezzo di riforma della struttura pubblica. Non c’è nemmeno nessun indirizzo di prospettiva per impostare un nuovo modello di sviluppo del paese. Anzi, nell’incontro di ieri il Governo ha ribadito che intende portare nella finanziaria un ulteriore elemento di peggioramento per il mondo del lavoro dipendente; una misura che va ad aumentare l’imponibile nella tassazione dei lavoratori frontalieri, negando loro il recupero del fiscal drag, addirittura con effetto retroattivo. In sostanza, si vogliono aumentare le tasse per i frontalieri, creando così una grave e inaccettabile disparità tra i lavoratori sul piano fiscale anche a San Marino, minando l’unità nel mondo del lavoro. Se questa misura - che appare del tutto incostituzionale - dovesse essere approvata nella finanziaria, la CSU annuncia fin d’ora che verificherà la possibilità di appellarsi agli organismi internazionali per farla cancellare dall’ordinamento sammarinese. Circa i redditi dei lavoratori autonomi, il Governo si è limitato ad ipotizzare una minum tax, ma senza esplicitare né l’entità, né l’introito che dovrebbe produrre. L’Esecutivo non ha imparato nulla della lezione di grande democrazia e di partecipazione che è arrivata dagli oltre tremila manifestanti che martedì hanno riempito piazza della Libertà e dalla quasi totalità dei lavoratori che si sono astenuti dal lavoro. La battaglia del sindacato, investito da una grande responsabilità dalla moltitudine dei lavoratori che hanno aderito allo sciopero generale, è appena all’inizio. Resta alto il livello di mobilitazione, e le iniziative della CSU ripartiranno dal tema centrale dell’equità e della giustizia sociale. Intanto per martedì 21 dicembre è in programma una serata pubblica presso la sala del Castello di Domagnano, per fare il punto con la cittadinanza sulla finanziaria e sulle ulteriori iniziative da intraprendere.
Centrale Sindacale Unitaria
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