Sono 2 milioni e 600 mila famiglie, oltre 7 milioni e mezzo di persone. E sono povere. Il dato, presentato dall’Istat, è identico a quello dell’anno precedente e racconta un Paese inchiodato da anni sulle stesse emergenze. La povertà relativa si conferma più diffusa nel Mezzogiorno, dove l'incidenza è quattro volte superiore a quella del resto del Paese e tra le famiglie più numerose, soprattutto se i figli sono minorenni. Ed è sempre più diffusa tra le famiglie con anziani.
Si conferma la tendenza registrata negli ultimi cinque anni, durante i quali la fotografia della povertà è rimasta sostanzialmente immutata come anche i profili delle famiglie povere. Vengono considerate povere tutte le famiglie che hanno una spesa media pari a 784 euro al mese.
La povertà è fortemente associata a bassi livelli di istruzione e all'esclusione dal mercato del lavoro. Si notano però piccoli segnali di peggioramento proprio nei gruppi sociali e nei tipi di famiglie che tradizionalmente presentano tassi di diffusione della povertà molto più bassi della media: le coppie con un solo figlio, le famiglie con la persona di riferimento alle soglie della età pensionabile, con un’età compresa tra 55 e i 64 anni, tra le famiglie con due o più anziani. L’inflazione ha eroso i redditi modesti, ma prima adeguati. Sono fenomeni che gettano ombre anche sulla modesta sicurezza di gruppi finora relativamente protetti e si fanno più minacciose nella congiuntura attuale.
Sonia Tura
Si conferma la tendenza registrata negli ultimi cinque anni, durante i quali la fotografia della povertà è rimasta sostanzialmente immutata come anche i profili delle famiglie povere. Vengono considerate povere tutte le famiglie che hanno una spesa media pari a 784 euro al mese.
La povertà è fortemente associata a bassi livelli di istruzione e all'esclusione dal mercato del lavoro. Si notano però piccoli segnali di peggioramento proprio nei gruppi sociali e nei tipi di famiglie che tradizionalmente presentano tassi di diffusione della povertà molto più bassi della media: le coppie con un solo figlio, le famiglie con la persona di riferimento alle soglie della età pensionabile, con un’età compresa tra 55 e i 64 anni, tra le famiglie con due o più anziani. L’inflazione ha eroso i redditi modesti, ma prima adeguati. Sono fenomeni che gettano ombre anche sulla modesta sicurezza di gruppi finora relativamente protetti e si fanno più minacciose nella congiuntura attuale.
Sonia Tura
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