Di Icee si parla da tempo, già dalla precedente legislatura, ma il lavoro delle istituzioni continua, con l'obiettivo di creare il nuovo metro di misurazione della situazione economica delle famiglie, per accedere ad ammortizzatori sociali, contributi statali e altro. Lo hanno invocato più volte le parti sociali: ultima, qualche giorno fa, la Csdl che ha chiesto una politica dei redditi seria ed equa. Negli ultimi due anni sono stati compiuti diversi step. Ma è ancora presto, spiegano fonti di Governo, per dare una data di lancio dell'Icee.
Il gruppo di lavoro dedicato si è formato nel 2021 internamente alla pubblica amministrazione, con incontri periodici. “E' stato valorizzato al massimo ciò che era stato già prodotto - afferma chi ha seguito le varie fasi – coinvolgendo tutti gli uffici interessati”. Gli esperti rimarcano quanto l'Icee sia una questione complessa, perché bisogna stilare la normativa e far sì che il tutto sia applicabile, soprattutto tramite le banche dati e i sistemi informatici. Sanità, Ufficio tributario, Cis Coop, Ufficio informatico alcune delle realtà coinvolte.
I risultati del gruppo di lavoro sono stati consegnati ai consulenti che, ora, si stanno occupando della normativa, attraverso incontri settimanali con le Segreterie Interni, Sanità e Finanze. “L'obiettivo del Governo – dichiara il segretario agli Interni, Elena Tonnini – non è solo quello di avere una normativa Icee, ma di renderla equa e farla funzionare”. Tonnini parla di “limiti” nel decreto del 2019 e del “rischio che lo strumento impatti eccessivamente sul lato del reddito e poco o niente su quello patrimoniale”.
“Ciò – prosegue – produrrebbe gravi distorsioni” perché ad essere monitorato sarebbe solo chi ha un reddito da lavoro. Da qui la necessità di approfondire ogni aspetto. Una questione delicata, conclude il Segretario, “affinché l'equità non rimanga uno slogan ma diventi sostanza”.
