Lo dice l'Istat secondo cui nel corso del 2007 l'aumento medio registrato dai salari è stato del 2,2% e quello delle retribuzioni contrattuali orarie del 2,3% rispetto all'anno precedente. Cinque punti percentuali in più rispetto all'inflazione media annua che nel 2007 è cresciuta dell'1,8%. Diversa la situazione sul Titano dove l’ultimo dato diffuso sull’inflazione fissava al 3,53% l’indice dei prezzi al consumo – e sono cifre relative a settembre 2007 – mentre nelle tasche dei lavoratori di industria e artigianato l’aumento previsto da inizio anno è del 2,55% su paga base e scatti di anzianità. Per un operaio di livello medio sono, in concreto, qualcosa come 44 euro in più al mese. Stessa sorte per il settore pubblico, compreso il privatistico. L’aumento in questo caso è del 2,05 sul piede retributivo più una aggiunta di 10 euro,come cifra fissa. In concreto prendendo come esempio un sesto livello nella Pa, il dipendente ha a disposizione 49 euro in più. Insomma in Repubblica, in attesa di dati aggiornati, l’inflazione corre più veloce degli stipendi. A questo si aggiunge il pesante aumento dei generi alimentari, una voce in uscita sempre più dolorosa nel bilancio mensile delle famiglie. A San Marino, in un anno, i prezzi sono lievitati del 5.98%. Va ricordato però che, sul Titano, la retribuzione media di un lavoratore dell’industria è stata calcolata in 1.729 euro contro i 1.200 del suo collega italiano. E proprio in questi giorni, il Congresso di Stato ha aggiornato, come prevede la legge, pensioni e assegni di accompagnamento. Le pensioni ordinarie sono aumentate dell’ 1,7% e quelle privilegiate del 2 e 67. l’assegno di accompagnamento è stato portato a 1.250 euro e 82 centesimi.
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