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Gli italiani non rinunciano alla vacanza, con una Pasqua da numeri record in Emilia-Romagna

3 apr 2010
Riviera gremita per una Pasqua 2010 dai grandi numeri. Sarà all’insegna della pioggia e del freddo in Romagna - stando alle previsioni - eppure 600mila persone hanno raggiunto le nostre coste; 200 mila gli ospiti negli alberghi, un quinto sono stranieri. 1300 hotel (91mila posti letto) hanno scelto di aprire per queste feste: una prova generale per la stagione turistica estiva. In funzione il 50% delle strutture extra-alberghiere - fra appartamenti e campeggi - che fanno della Riviera Romagnola l’area turistica balneare a più alta ricettività in Italia. Mare, ma non solo: come meta, anche gli agriturismo. E accanto a gite e pic-nic, sempre più italiani scelgono spa ed stabilimenti termali per una vacanza di relax. Una Pasqua che garantirà, solo in Rivera - un fatturato di 9 milioni di euro agli alberghi; 1 milione e 200mila euro per discoteche e locali; 1 milione di euro per i parchi tematici che fino a lunedì ospiteranno 120mila visitatori; 6 milioni di euro per i ristoranti, pronti a proporre, accanto al tradizionale menu pasquale, anche cibi vegetariani. Eppure per questa Pasqua solo 2 italiani su 10 sceglieranno di pranzare fuori casa. Pasqua casalinga per l’80% delle famiglie con una spesa media di 150 euro per nucleo. Mangeranno, in pochi giorni, 260mila tonnellate di carne d’agnello, vale a dire, il 50% del consumo annuo di carne ovina. Cresce anche il consumo delle uova di gallina (+5%) e, naturalmente, di quelle di cioccolato (+4%) e di colombe (+6%). 880 milioni di euro quelli spesi nei dolci artigianali tipici della Pasqua.

Annamaria Sirotti

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