Nell’arco di 60 anni la popolazione, nel riminese, è raddoppiata. Se nel 1951 il censimento aveva registrato 162.000 residenti, oggi sono più di 325.000. Sale – tuttavia - l’età media: il 20,6 per cento, dei cittadini, ha oltre 64 anni. Restano un ricordo dei tempi andati anche le famiglie numerose. Un terzo dei nuclei famigliari della Provincia è costituito da un solo componente. C’è da registrare, comunque, un significativo aumento del tasso di fecondità, passato dagli 1,16 figli per donna del 2004, agli attuali 1,4. Uno dei dati più interessanti è quello relativo alla prolungata permanenza dei figli adulti all’interno della famiglia. Sono 41.000 le persone – tra i 25 e i 34 anni – che vivono ancora con mamma e papà. Non necessariamente “bamboccioni”. Spesso si tratta di scelte necessitate dalla difficoltà di ingresso nel mondo del lavoro, da situazioni di precariato più o meno gravi e dai prezzi troppo alti del mercato immobiliare. Infine gli stranieri, che rappresentano il 9,4% del totale. In prevalenza sono di origine albanese, rumena, nordafricana e cinese. Le famiglie composte esclusivamente da persone provenienti da altri Stati sono oltre 10.500. Quelle miste 3.817.
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