In Italia quasi un occupato su otto è a rischio povertà: il lavoro, infatti, secondo gli ultimi dati pubblicati dall' Eurostat sui lavoratori poveri, spesso non basta a garantire condizioni economiche adeguate, soprattutto se legato a un contratto precario o part time. Nel nostro Paese nel 2016 i lavoratori a rischio povertà erano l'11,7%, un dato tra i più alti in Ue (fanno peggio solo Romania, Grecia, Spagna e Lussemburgo) che in media segna un 9,6%. Il rischio - spiega Eurostat - è influenzato fortemente dal tipo di contratto con un dato complessivo doppio per coloro che lavorano part time
(15,8%) rispetto a quelli che lavorano a tempo pieno (7,8%)
(15,8%) rispetto a quelli che lavorano a tempo pieno (7,8%)
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