2009: per tutti, l’anno nero sul fronte lavoro in Italia. Oltre 2 milioni di disoccupati, cassaintegrati quadruplicati dal 2008. Ma per fortuna, arriva l’ISTAT a dare buone notizie e a rilevare che l’anno appena trascorso non ha portato solo ombre e crisi.
Se resta vero che le paghe italiane sono le più basse d’Europa, i lavoratori oggi sono un po’ più ricchi: in 12 mesi, hanno infatti visto lievitare la propria retribuzione oraria del 3%, dato superiore al tasso di inflazione per il periodo 2008-2009, attestato allo 0,8%. Buste paga più gonfie e oltre 5 milioni e mezzo di dipendenti più felici: nel 2009, infatti, sono stati rinnovati ben 23 contratti di lavoro. Ben 6 di questi (fra i quali metalmeccanici, chimici, telecomunicazioni) rispettano il nuovo modello: per quasi tre milioni di lavoratori, dunque, un contratto della durata di tre anni, sia per la parte economica, sia normativa.
Annamaria Sirotti
Se resta vero che le paghe italiane sono le più basse d’Europa, i lavoratori oggi sono un po’ più ricchi: in 12 mesi, hanno infatti visto lievitare la propria retribuzione oraria del 3%, dato superiore al tasso di inflazione per il periodo 2008-2009, attestato allo 0,8%. Buste paga più gonfie e oltre 5 milioni e mezzo di dipendenti più felici: nel 2009, infatti, sono stati rinnovati ben 23 contratti di lavoro. Ben 6 di questi (fra i quali metalmeccanici, chimici, telecomunicazioni) rispettano il nuovo modello: per quasi tre milioni di lavoratori, dunque, un contratto della durata di tre anni, sia per la parte economica, sia normativa.
Annamaria Sirotti
Riproduzione riservata ©