Negli ultimi 10 anni è cresciuto sul Titano il numero delle imprese e dei lavoratori. Il tasso di disoccupazione ha invece registrato medie annuali che si attestano sul 4% circa, mentre l’incidenza del numero dei frontalieri sul totale dei lavoratori del settore privato è passato dal 31% nel 1994 al 39% nel 2004. Il progetto di legge sulle politiche del lavoro tiene conto del fatto che i problemi più urgenti non sono tanto connessi alla mancanza di domanda, quanto alla rigidità del sistema di collocamento, al fatto che i disoccupati sono senza specializzazione, con un titolo di studio che spesso non trova corrispondenza con le richieste di mercato. A fronte di tutto ciò nasce la scelta di istituire il Comitato Esecutivo per il lavoro e la Formazione, proprio per creare un ponte tra scuola e lavoro. Punto cardine della riforma è inoltre la creazione di nuovi servizi per l’impiego. Poi, accanto al servizio di orientamento, è previsto un nuovo servizio informativo che possa elaborare analisi di mercato, effettuare stime sul fabbisogno occupazionale e individuare strategie. La legge prevede inoltre l’introduzione di nuovi incentivi attraverso un investimento di risorse pubbliche per l’assunzione di giovani sammarinesi, residenti e soggetti a rischio di esclusione sociale.
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