E' pronto all'avvio all'iter consigliare il progetto di legge sullo sviluppo. Dalla prossima settimana si apre il confronto con politica, parti economiche e sociali. Dopo essere stata criticata da sindacati, associazioni datoriali ed aver fatto drizzare le antenne all'Italia, la legge torna con una veste nuova. Spariscono i disincentivi contributivi per gli italiani assunti ma rimane l'obiettivo di fondo, la tutela delle professionalità interne. Sono quindi previsti incentivi per chi assume residenti e categorie deboli. Incentivi che saranno crescenti nel tempo, come già annunciato in campagna elettorale, e a cui potranno accedere anche le imprese già attive in territorio. Un'importante novità riguarda l'apertura del mondo del lavoro ai frontalieri, dove i sammarinesi non avranno più il privilegio di essere i primi ad essere chiamati. Per eliminare ogni discriminazione si vuole anche arrivare alla stabilizzazione dei lavoratori forensi, in modo che godano degli stessi diritti di chi è iscritto alle liste di collocamento interno. Tradotto: dopo 18 mesi di precariato potranno essere assunti così come avviene per i residenti. Da indiscrezioni scopriamo anche che si vogliono superare le distinzioni tra disoccupati, parificando chi è in mobilità con chi non ha gli ammortizzatori sociali. Tra le novità c'è anche quella che riguarda chi, iscritto alle liste di avviamento al lavoro, accetta mansioni diverse da quelle che cercava per competenze e titoli di studio. Una volta trovata occupazione non verranno cancellati dalla lista preferenziale in cui erano iscritti. Per semplificare: chi è laureato in ingegneria e accetta un impiego da barista potrà ancora sperare di essere chiamato per la professione che gli è consona. Altro aspetto importante riguarda le residenze. Verranno istituite quelle di carattere economico che verranno rilasciate anche a piccoli progetti d'impresa solo però se legati alle categorie decise dalla legge, vale a dire: Smart city, benessere ed economia della conoscenza. Per rendere la vita più facile alle aziende si prevedono norme per eliminare imposte ed adempimenti per piccole somme. L'obiettivo della maggioranza è portare il progetto in prima lettura già nel Consiglio di maggio. Nel frattempo sono arrivati i questionari inviati alle aziende per conoscerne le necessità. In base ai risultati verranno avviati corsi specifici al Cfp per rispondere alle esigenze delle imprese e aumentare le competenze nel mercato del lavoro.
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