“Il tema del lavoro è troppo serio per essere affrontato con un semplice schema lanciato sui social network”. Così Anis che nel ribadire la propria contrarietà al progetto di legge sviluppo del Governo, si riferisce alla pubblicazione sul profilo Facebook della coalizione di maggioranza di uno specchietto con su indicati un “prima” e un “dopo” la riforma prevista, e rileva - tra l'altro - una lettura parziale se non addirittura imprecisa sia della situazione odierna, sia di quella che si verrebbe a creare. “Senza dimenticare – aggiungono - che le problematiche attuali sono altre e non vengono risolte”. Di qui la scelta di uscire con un contro-schema sulla scorta di quello di Adesso.sm, che interpreta in maniera più dettagliata presente e futuro. Il Presidente Anis è poi entrato nel merito insistendo in particolare sulla questione delle autorizzazioni alle assunzioni nominative dei frontalieri, che – in base al primo specchietto già citato - per la maggioranza avvengono ad oggi solo con scelta discrezionale della Commissione Lavoro. Per Ceccato un segno evidente della mancata conoscenza della legge del 2005 da parte della maggioranza: nel 2016 infatti – osserva – è la Direzione dell'Ufficio del Lavoro ad aver autorizzato 832 richieste di assunzione su 967; solo le restanti 135 sono passate attraverso la Commissione. Non è questo – ha aggiunto il Presidente Anis – il modo di affrontare tematiche così importanti. E visto l'impegno che ci mettiamo nell'analizzare i dati, ci sentiamo anche presi in giro”. “L'auspicio – concludono gli industriali – è che i prossimi incontri si svolgano in un rinnovato clima di collaborazione, e che le nostre proposte vengano tenute in debita considerazione come annunciato dal Segretario alle Finanze Celli”. Fiduciosa in generale sul prosieguo del confronto, Ssd. “Questa volta il Segretario al Lavoro – dichiara Morganti a San Marino News Agency - ha spiazzato tutti. Infatti nessuno credeva che, dopo la prima lettura, il progetto potesse essere riformato ed invece, fatti salvi i principi di fondo, già dopo il primo ciclo di incontri con sindacati e categorie, molti suggerimenti sono stati esaminati attentamente e accolti. Tra i punti qualificanti la legge per Ssd, il fatto che “non esista più alcuna ombra di discriminazione nei confronti dei frontalieri. Abbiamo accolto con favore gli orientamenti che i nostri amici onorevoli della vicina Italia ci hanno sottoposto, - conclude Morganti - non dimenticando quale importante ruolo hanno esercitato nel ripristinare nei tempi veramente bui della black list, condizioni di normalità che oggi ci fanno emergere come Paese virtuoso”.
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