Un importante riconoscimento alla Repubblica di San Marino arriva dal capo degli ispettori dell'Agenzia delle Entrate, che a Pavia sottolinea la collaborazione e ritiene ingiustificata la permanza in black list. “La permanenza di San Marino nella black list italiana non è più giustificato, almeno dal nostro punto di vista” parola di Luigi Magistro, Direttore Centrale Accertamento dell'Agenzia delle Entrate. Dal capo degli ispettori italiani del fisco arriva un importante riconoscimento all'azione della Repubblica sulla strada della trasparenza. Intervenuto al seminario dell'Università di Pavia sulla fiscalità internazionale, ha dato atto pubblicamente della collaborazione che si è instaurata in questo periodo con la Repubblica “che – ha detto – negli anni, onestamente, qualche errore lo ha commesso, portando ad un gap negativo di credibilità”. Dichiarazioni seguite alla ricostruzione dei rappresentanti sammarinesi, Segretario di Stato alle Finanze in testa, che hanno messo in evidenza gli effetti della black list italiana sul tessuto economico sammarinese. Lo hanno fatto l'ex segretario agli esteri, Fiorenzo Stolfi, l'ex presidente di Banca Centrale, Antonio Valentini e il responsabile politico delle Finanze, Pasquale Valentini, che ha sottolineato come la black list colpisca le aziende serie e non quelle responsabili delle distorsioni. “Paradossale – ha evidenziato – come i progressi nel percorso di trasformazione siano stati riconosciuti dagli organismi internazionali e disattesi invece proprio dall'Italia. Mantenere San Marino in black list – ha aggiunto Valentini - significa applicare una cura che invece di risanare il Paese lo fa morire. Un atteggiamento inadeguato non solo come proporzioni ma anche intempestivo, considerati i passi compiuti sulla strada dlela trasparenza”.
Riproduzione riservata ©