È un quadro a tinte fosche, nonostante fatturati in netta crescita, quello descritto al Corriere Romagna dal presidente Usot, Rossano Ercolani. A preoccupare gli operatori del turismo c'è ancora la carenza di personale per ristoranti, bar e alberghi. “I sammarinesi – spiega Ercolani – preferiscono settori che non impegnano il weekend”, oltre al fatto, argomenta, che non si trova personale qualificato per mancanza, in Repubblica, di un Istituto alberghiero. Ed anche l'assunzione di stranieri non è una strada facilmente percorribile perché sul Titano, dice il presidente Usot, “le procedure di assunzione necessitano di permessi e certificati da ottenere nel paese d'origine”. E anche se si trovasse, il lavoratore avrebbe grosse difficoltà a trovare in territorio un alloggio in affitto, sia stagionale che annuale.
Il tutto in un “anno bomba – argomenta ancora Ercolani –, in cui i fatturati sono tornati o hanno superato quelli pre Covid”, ma a ridursi drasticamente è la marginalità a causa delle “utenze quasi quadruplicate” e con il “costo del food esploso a +40%”; il tutto “senza il supporto dei crediti d'imposta”.
Stoccata finale alle mense sammarinesi dove chiunque, munito di Smac, “anche un direttore di banca che guadagna 80mila euro l'anno”, può comprare un pasto a 2 euro, a cui aggiungere la bevanda. Per Rossano Ercolani si tratta di “concorrenza sleale”.
Intanto gli operatori del turismo di San Marino si preparano ad una “Pasqua da record, da tutto esaurito”. Non resta loro che “chiedere aiuto a familiari e amici” e augurarsi, chiosa il presidente dell'Unione sammarinese operatori del Turismo, il “calo dei costi”.