Aumento dell’IVA dal 20 al 21%. Contributo del 3% per i redditi sopra i 500.000 euro. Adeguamento delle pensioni delle donne nel settore privato a partire dal 2014. Ma anche l’introduzione in Costituzione della “regola d’oro” sul pareggio di bilancio e l’attribuzione alle Regioni delle competenze delle Province. Sono queste le misure che il governo Berlusconi inserisce nella manovra economica con un maxiemendamento che sarà blindato con la fiducia. Il testo domani verrà approvato dall’Aula del Senato per poi passare all’esame della Camera dei deputati.
Nel giorno in cui lo sciopero generale della Cgil contro la Manovra riempie le piazze e blocca l’Italia, e mentre gli indici di borsa continuano a calare, il governo sembra aver così raccolto l’invito del presidente Napolitano a varare subito misure economiche “più efficaci e credibili”, mettendo da parte “pregiudiziali ed incomprensioni” in questo gravissimo momento. Misure che arrivano dopo un lungo vertice di maggioranza a Palazzo Grazioli.
L’opposizione proprio non ci sta. Ribadendo che la manovra è iniqua e non risolve i problemi del Paese, il centrosinistra punta il dito sulla scelta del governo di porre la fiducia, sbarrando così la porta a qualsiasi ipotesi di confronto. “L’ennesima chiusura di ogni possibile discussione ci consegna una manovra che resta iniqua e inefficace”, tuona Bersani, che all’aumento dell’Iva avrebbe invece preferito una tassa sui grandi patrimoni immobiliari e invita l’Esecutivo ad assumersi in solitudine le proprie responsabilità. Ma dal Pdl Gasparri frena: “Il governo, dice, ha agito con tempestività”.
Francesco Bongarrà
Nel giorno in cui lo sciopero generale della Cgil contro la Manovra riempie le piazze e blocca l’Italia, e mentre gli indici di borsa continuano a calare, il governo sembra aver così raccolto l’invito del presidente Napolitano a varare subito misure economiche “più efficaci e credibili”, mettendo da parte “pregiudiziali ed incomprensioni” in questo gravissimo momento. Misure che arrivano dopo un lungo vertice di maggioranza a Palazzo Grazioli.
L’opposizione proprio non ci sta. Ribadendo che la manovra è iniqua e non risolve i problemi del Paese, il centrosinistra punta il dito sulla scelta del governo di porre la fiducia, sbarrando così la porta a qualsiasi ipotesi di confronto. “L’ennesima chiusura di ogni possibile discussione ci consegna una manovra che resta iniqua e inefficace”, tuona Bersani, che all’aumento dell’Iva avrebbe invece preferito una tassa sui grandi patrimoni immobiliari e invita l’Esecutivo ad assumersi in solitudine le proprie responsabilità. Ma dal Pdl Gasparri frena: “Il governo, dice, ha agito con tempestività”.
Francesco Bongarrà
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