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Il Marconi di Bologna verso la quotazione in Borsa

29 apr 2014
Il Marconi di Bologna verso la quotazione in Borsa
Il Marconi di Bologna verso la quotazione in Borsa
L'aeroporto Marconi di Bologna si quoterà in Borsa. Lo hanno deciso la Camera di Commercio della città, il Comune, la Provincia e la Regione Emilia-Romagna. L'obiettivo è un aumento di capitale per un valore di 30 milioni - attraverso un'offerta pubblica di vendita e sottoscrizione - per realizzare il piano industriale e sviluppare lo scalo aeroportuale. ''E' il momento di dare un nuovo impulso all'infrastruttura'', hanno detto i soci nel comunicare la decisione.
In una nota congiunta i soci hanno spiegato che ''il Marconi sta completando un piano di investimenti da 65 milioni che ha realizzato in completa autonomia finanziaria e con piena e costante solidità economica e patrimoniale''. La quotazione in Borsa ''consentirà, in modo aperto e trasparente - continua la nota - l'ingresso di un azionariato, anche diffuso, che certamente favorirà le potenzialità di crescita che l'Aeroporto di Bologna è in grado di esprimere per essere anche protagonista nel panorama aeroportuale italiano''. ''Difficilmente l'aeroporto di Bologna può restare fermo in una situazione di forte evoluzione nel mondo aeroportuale - ha infatti spiegato Giorgio Tabellini, presidente della Camera di Commercio - La situazione è ora di favore, c'è una forte liquidità interessata e l'investimento è favorevole in questo momento. Le nostre quote saranno in una forbice tra il 35 e il 50%'', ha stimato Tabellini, che ha avanzato l'ipotesi di chiudere le quotazioni entro ottobre 2014. Per il sindaco, Virginio Merola, la scelta di quotare in Borsa l'aeroporto ''è molto importante, soprattutto perché coincide con la nascita della città metropolitana. Abbiamo inoltre diverse esigenze in città a cominciare dalla Fiera, ed è quindi un'operazione che arriva al momento giusto''. I fondi, infatti - ha spiegato Merola - potrebbero essere utilizzati per lo sviluppo proprio della Fiera bolognese. ''Di sicuro - ha concluso - sarà necessaria una forte intesa tra Comune e Provincia nella gestione delle quote, dovuta al processo per la nascita della città metropolitana''. (ANSA).

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