Il maltempo non fa bene al turismo, soprattutto in luoghi di villeggiatura dove il piatto forte sono mare, spiagge e divertimento all’aperto. Lo sa bene la riviera di Rimini che guarda al cielo con apprensione. Il turismo è cambiato, si muove spesso in base alle previsioni del tempo; quando si annunciano nuvoloni i vacanzieri preferiscono rimanere a casa. “Lavora chi ha i gruppi – lamenta la proprietaria di un hotel di Rivabella – con la crisi che c’è una famiglia ci pensa due volte prima di partire con questo freddo. E se è già sul posto fa i bagagli e se ne torna a casa”. Le temperature, in effetti, sono decisamente inusuali in questo periodo dell’anno. Un disastro per bagnini, albergatori, locali notturni. La pioggia ha arrugginito gli ingranaggi della macchina del divertimento rivierasca. Ieri era tutto pronto per Gradisca, la tradizionale festa che da’ il benvenuto all’estate con cento giorni tra musica e animazione, ma il maltempo ha costretto gli organizzatori a spostarla. E non è tutto. I comitati locali lamentano che il comune non l’abbia sponsorizzata costringendoli ad intervenire di tasca propria. “La situazione è grave” – commenta amareggiato Andrea Manfroni, bagnino e presidente del comitato feste in spiaggia. “La gente è poca, non si lavora. Non ci sono stranieri, la crisi frena le vacanze. E ora ci si mette pure il maltempo. Basta guardare internet per scoprire dove e se pioverà. E se non c’è il sole noi vendiamo l’ombra.” Ormai la riviera, famosa per l’accoglienza e l’ospitalità, deve confrontarsi con fattori incontrollabili, che non dipendono più dai servizi offerti ai turisti. Nel video le interviste agli operatori turistici
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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