La politica delle infrastrutture italiane, non può essere ne di destra ne di sinistra. Così il Ministro Pietro Lunardi che al Meeting di Rimini ha illustrato il piano decennale che dovrà rivoluzionare il sistema viario italiano per renderlo più efficiente e integrato. Gli investimenti necessari sono di 128 miliardi e 500 milioni di euro di cui, 43 miliardi già stanziati e 20 miliardi erogati per i grandi cantieri già aperti. In Italia passeranno tre dei più importanti corridoi europei: quello che parte da Berlino e arriva a Palermo attraverso il ponte sullo stretto; quello che collega Lisbona a Kiev passando per Torino, Milano e Venezia e poi l’autostrada Genova, Rotterdam. Molti investimenti saranno destinati al rifacimento dei valichi del Brennero del Frejus e del Sempione. Tra i progetti intermedi, anche il corridoio adriatico, da Fano a Trieste. L’Italia – ha detto Lunardi – ha infrastrutture viarie obsolete, adatte alla realtà di 20 anni fa e ora occorre recuperare il tempo perduto. Tra le emergenze anche quella idrica. Ci sono città della Sicilia che ricevono l’acqua 3 ore al giorno e neppure tutti i giorni. Lunardi ha annunciato interventi anche in questo settore e comunque – ha affermato – il 48% del totale dell’investimento in infrastrutture sarà destinato al sud.
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