Contemperare le esigenze di flessibilità delle imprese con le garanzie di tutela del lavoro – con un’attenzione particolare ai giovani; aprirsi al mercato europeo e mondiale sulla base di regole chiare, condivise e virtuose. Questo il cammino indicato dal segretario di Stato Francesco Mussoni, in occasione della festa del primo maggio. “Una ricorrenza – afferma – che mai come in questo periodo assume un significato tanto pregnante” per tutte le forze vive del Paese. Per uscire dalla recessione occorre una riforma culturale del lavoro, nuove norme, una mentalità diversa; ma tutto ciò – sottolinea Mussoni – deve essere fatto coinvolgendo tutti i settori dell’economia reale. L’industria, il commercio, l’artigianato, il comparto turistico-alberghiero, quello bancario e finanziario ed assicurativo. Devono essere difesi e sostenuti non singolarmente, ma come facenti parte di un unico sistema. E’ un forte appello all’unità, alla coesione sociale, insomma, quello del segretario di Stato al Lavoro. Che sottolinea come non sia l’assistenzialismo a creare la ricchezza di un Paese, bensì i valori condivisi dell’impegno e del sacrificio.
Gianmarco Morosini
Gianmarco Morosini
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