Non resta che l'ingannevole speranza. Così gli italiani aspettano il Natale. Secondo il sondaggio Confesercenti il 54% degli italiani, era il 51% nel 2011, coltiva il suo orto di illusioni, e oltre l'orizzonte vede una promessa o una minaccia. Una altalena tra pessimisti e ottimisti.
Per 19 milioni di intervistati sarà il peggior Natale dal 2010. Venti milioni non vedono differenze con l'anno scorso, mentre una consistente minoranza, 11 milioni, crede in un miglioramento. A risentirne sono i consumi: a dicembre, in totale, gli italiani spenderanno 36,8 miliardi: il 3% in meno rispetto al 2011.
Le donne sono quelle che con più determinazione difendono le ragioni dell'ottimismo, fra i pessimisti prevalgono invece gli uomini. Si mette mano alle tredicesime per far fronte ai mutui, pagare i debiti e ripristinare il risparmio eroso dalla crisi. Secondo i dati raccolti da Federconsumatori, la spesa totale delle famiglie si attesterà sui 3,5-3,8 miliardi, con una riduzione rispetto al 2011 di circa l'11 per cento.
La spesa media si contrarrà a circa 148 Euro per nucleo. Non si può dimenticare che, sempre secondo il sondaggio Confesercenti, dal 2010 al 2012 sale di 8 punti il numero di coloro che arrivano con il proprio reddito solo alla terza settimana del mese (dal 20% al 28%); crescono invece di 5 punti coloro che arrancano fino alle seconda (dall'8% al 13%), mentre cala vistosamente la percentuale di coloro che ce la fanno fino alla fine del mese (dal 72% al 59%). Di conseguenza per il 2013 la richiesta più diffusa (31%) e' quella del lavoro, seguita subito dopo da 'meno tasse' (23) al pari della 'riduzione dei costi della politica'.
Valentina Antonioli
Per 19 milioni di intervistati sarà il peggior Natale dal 2010. Venti milioni non vedono differenze con l'anno scorso, mentre una consistente minoranza, 11 milioni, crede in un miglioramento. A risentirne sono i consumi: a dicembre, in totale, gli italiani spenderanno 36,8 miliardi: il 3% in meno rispetto al 2011.
Le donne sono quelle che con più determinazione difendono le ragioni dell'ottimismo, fra i pessimisti prevalgono invece gli uomini. Si mette mano alle tredicesime per far fronte ai mutui, pagare i debiti e ripristinare il risparmio eroso dalla crisi. Secondo i dati raccolti da Federconsumatori, la spesa totale delle famiglie si attesterà sui 3,5-3,8 miliardi, con una riduzione rispetto al 2011 di circa l'11 per cento.
La spesa media si contrarrà a circa 148 Euro per nucleo. Non si può dimenticare che, sempre secondo il sondaggio Confesercenti, dal 2010 al 2012 sale di 8 punti il numero di coloro che arrivano con il proprio reddito solo alla terza settimana del mese (dal 20% al 28%); crescono invece di 5 punti coloro che arrancano fino alle seconda (dall'8% al 13%), mentre cala vistosamente la percentuale di coloro che ce la fanno fino alla fine del mese (dal 72% al 59%). Di conseguenza per il 2013 la richiesta più diffusa (31%) e' quella del lavoro, seguita subito dopo da 'meno tasse' (23) al pari della 'riduzione dei costi della politica'.
Valentina Antonioli
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