Com’è possibile che un unico studio si occupi di quattro banche commissariate? E' la domanda che il senatore dell'Italia dei valori, Elio Lannutti, gira al ministro dell'Economia chiedendo trasparenza in un settore delicato come quello della vigilanza, delle nomine dei commissari e dei commissariamenti di banche in crisi. L’esponente del partito di Antonio Di Pietro si riferisce, e non è la prima volta, a Bruno Inzitari, nominato nel 2009 commissario del gruppo Delta. Il suo studio legale ha aiutato i commissari della holding bolognese a elaborare il piano di ristrutturazione depositato di recente al Tribunale di Bologna. Lo rivela, spiega Lannutti, una relazione giurata di Dino Martinazzoli allegata allo stesso piano. Inzitari è stato nominato anche commissario di banca Mb, nell'estate 2009. Il senatore aveva già chiesto chiarimenti sul conflitto di interessi dato che Mb ha collegamenti con banche di San Marino, e non era del tutto risolta la vicenda Delta. Ma i legami con la Romagna e il Titano, non si fermano qui. Il senatore, consultando il sito dello studio Inzitari e Partners, sottolinea che tra gli avvocati figura Anna Maria Paradiso, nominata commissario straordinario, in aggiunta a De Flaviis, del Banco emiliano romagnolo in amministrazione straordinaria dal 2009 e che è anche membro del Comitato di sorveglianza del Credito di Romagna, commissariato. All'elenco non manca la Cassa di risparmio di Rimini posta in amministrazione straordinaria a fine dello scorso settembre, anche per i legami con la controllata Credito industriale sammarinese. A Lanutti quindi risulta che quattro banche commissariate sono sotto il controllo dello studio Inzitari e Partners e chiede a Tremonti se non risultino profili di illegittimità e di conflitto di interesse nelle nomine, se i criteri delle proposte da parte della Banca d'Italia sono sottoposti al ministero dell'Economia e quali misure intenda attivare per evitare che siano sempre gli stessi commissari a gestire le situazioni di crisi delle banche.
Sonia Tura
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