Nel programma economico 2016 il futuro del turismo

Non è un mistero che il turismo sia in difficoltà. Lo dicono le associazioni economiche; lo confermano i numeri: il calo dei visitatori nei primi tre mesi dell'anno è del 14%. Troviamo un segno più solo nel mese di maggio. Il bilancio dei primi cinque mesi è invece stabile per il settore alberghiero. Ora c'è attesa per i numeri dei flussi estivi. Fatta eccezione per agosto, è stata una stagione impegnativa, a sentire il comparto. Chi lavora nel centro storico lo ripete da tempo: il vero problema non è la quantità, ma la capacità di spesa.
Una volta c'erano i russi a dare ossigeno alle attività del Centro Storico. Le note vicende del Fellini hanno inferto un colpo mortale. Il turismo è voce importante del programma economico. La ricetta politica per il rilancio passa per manifestazioni, eventi, accordi commerciali, promozione del territorio. Interventi la cui efficacia è legata a doppio filo ad una programmazione continuativa. Si lavorerà sull'offerta, per incentivare un turismo eco-sostenibile, culturale, congressuale e scolastico. Soprattutto dovrà essere un turismo accessibile. Si va avanti con il polo museale in centro Storico, forti della nuova normativa che regolamenta gli oggetti d'arte. All'orizzonte ci sono sinergie con case d'asta e con grandi musei in Italia e all'estero. Sul fronte degli eventi si guarda alla collaborazione fra pubblico e privato. La promozione ha un ruolo essenziale e il 2016 sarà l'anno della nuova campagna di comunicazione.