Nuovo incontro tra sindacati, Osla e i vertici del call center Opera per discutere il futuro dell'azienda e dei suoi trenta dipendenti rimasti, dopo la mobilità dei 17 lavoratori decisa a marzo. C'è l'impegno della proprietà a corrispondere gli stipendi arretrati, tramite un piano di rientro concordato anche coi lavoratori, mentre per decidere il futuro dell'attività è stata chiesta un'ulteriore proroga di 15 giorni. L'8 maggio le parti si rivedranno per aggiornarsi sulla situazione, intanto il sindacato rivedrà entro la settimana i dipendenti.
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