Queste le cifre, riferite all’anno 2009, l’ultimo disponibile: 211 banconote riconosciute false, cifra in realtà inferiore al 2008 del 28,2%, quando erano state 294. Il taglio più falsificato, da due anni in qua, è quello intermedio, da 20, 50 e 100 euro che, insieme, costituiscono il 98,1% del totale delle falsificazioni sottratte dalla circolazione. Il biglietto più contraffatto è quello da 20 euro (101 pezzi trovati, pari al 47,9% del totale), seguito da quello da 100 euro. Nessuna contraffazione per i tagli da 5, 10 e 500 euro. Il nuovo regolamento estende il numero dei soggetti investiti del diritto-dovere di procedere al ritiro delle banconote e delle monete sospette di falsità. Prima questa procedura era riservata quasi esclusivamente alle banche, ora si applica anche alle finanziarie, comprese imprese di investimento, compagnie assicurative e intermediari assicurativi; le imprese che svolgono attività di recupero crediti per conto terzi; quelle che svolgono attività di custodia e trasporto di denaro contante; gli uffici postali; la tesoreria; i soggetti che gestiscono case da gioco; persone giuridiche che svolgono in modo occasionale l’attività di negoziazione di una valuta contro un’altra. Cosa fare in caso di sospetto? Trattenere incondizionatamente le banconote o monete sospette, redigere apposito verbale e anticipare via fax a Banca Centrale, entro un giorno, copia fotostatica di banconote e monete ritirate, prima di spedire il tutto con raccomandata.
Francesca Biliotti
Francesca Biliotti
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